Il Nuovo Album dei Migraine: Molto di più di un'abitudine - Un'intervista di Turel Caccese


Turel Caccese - Migraine - Intervista

English version here 🇬🇧 : Turel's corner - L'angolo del Turello  (60 min Video Podcast with subtitles)  

Bentornati all'angolo del Turello, io sono Andrea Turel Caccese e oggi vi accompagnerò in un viaggio sonoro alla scoperta di una band che ha le sue radici in una piccola provincia del sud Italia, dove l'esigenza di esprimersi e sfogarsi ha dato vita a un vero e proprio fenomeno generazionale. I Migraine sono un'esplosione di rock primordiale, con testi che raccontano la monotonia e la routine di una vita insoddisfacente, le fughe da una realtà sempre più insopportabile e il desiderio di.... qualcosa di molto di più.


Originari di San Vito dei Normanni, in Puglia, Italia, la band è composta da Vinnie Brown alla chitarra e voce, Alex Pagano al basso e Jordan Rech alla batteria. Oggi abbiamo il piacere di parlare del loro nuovo album, dei loro concerti dal vivo e di come la musica abbia avuto un impatto fondamentale nelle loro vite. Con il loro album omonimo in inglese, pubblicato nel 2022, i Migraine sono pronti a farci ascoltare il loro nuovo lavoro, "Un Abitudine", in uscita a febbraio 2025, insieme a qualche classico e ai loro brani preferiti.

In collegamento con me oggi ci sono Vinnie e Alex, che ci racconteranno come è nata la band e quale sia stata la sua evoluzione.





Intervista Video + Full Album Streaming (60 min): Youtube


#1: 

Turel: Come nascono i Migraine?

Alex: Praticamente nascono da Jordan e me, abbiamo strimpellato per un paio di anni, ma insomma, non è andata bene, fino a quando, il 4 gennaio del 2021, abbiamo mandato un messaggio su messenger a Vinnie del tipo" "Ti va di suonare con noi?", 

Vinnie: E io purtroppo... ho accettato l'invito! Ahah!

Alex: e lì è nata la band. Quindi da un messaggio su messenger in pratica. E da lì abbiamo iniziato a fare subito musica insieme. É strano, come una band possa nascere da un messaggio, forse questo è l'unico nato positivo del social.

Vinnie: E diciamo che con Alex mi sarebbe piaciuto fare una band Stoner, Simile ai Queens Of The Stone Age. Anche perché è il riff iniziali, perché la maggior parte del riff nasce da Alex con il basso, poi c'è la ritmica di Jordan e io poi mi accodo a loro con la chitarra,

Essendo anche io prima un bassista e poi un chitarrista. Preferisco dare un contorno al riff di basso di Alex. Solitamente, non è sempre così, tante volte esce un arpeggio o un accordo particolare e in quel caso Alex si accoda a me.

Però per la maggior parte dei brani, per esempio il disco Migraine del 2022, i brani "Last Shot" e "Autumn Dance" sono un esempio, mentre il brano "Fentanyl" l'ho composta io con la chitarra perchè è un pezzo un po' più blues. Quindi diciamo che il progetto è partito di voler fare Stoner ispirati da Queens of The Stone Age e Kyuss. 

Per la composizione abbiamo preso progetti di 10 anni fa, ad esempio, Files and Nails l'ho composta nel 2012 - 2011. Abbiamo fatto un bel minestrone, pure il brano "Migraine" è stato composto nel 2011, 2012.

#2

Turel: A proposito, Migraine è il nome della vostra band, ma come ci siete arrivati e quali altri nomi avete valutato prima?

Vinnie: Questo nome è dovuto per via di un telo che utilizziamo per i Live, con un logo, il disegno di un cervello che si chiude tra due mani, perché migraine, che vuol dire emicrania, dava un po' il senso.

Avremmo voluto anche cambiare il nome. Alcune delle mie idee erano "Mad Spencer", Oppure i "Bad Spencer", che era anche un po' più bello.

Però Jordan ha detto: "Ho già speso i soldi per il telo", e quindi ci chiameremo "Migraine". Però i "Bad Spencer" era molto figo!


Artwork: Giuseppe Castellana

# 3: 

Turel: Voi avete fatto il primo disco cantando in inglese, come è stato accolto e perché avete deciso di cantare in inglese?

Vinnie:Diciamo che scrivere in inglese è molto più semplice di scrivere in italiano. infatti il disco nuovo italiano ha avuto bisogno di un annetto prima di essere pronto. Mi sono affidato a un sito che si chiama Fiverr e lì ho trovato un ragazzo chiamato in arte "Magritte" che mi ha dato una mano dandomi le idee sui testi e poi abbiamo sistemato insieme con il buon Simone abbiamo modificato, sistemato e musicato. Cantare in inglese è più semplice, infatti considero le strofe del primo disco abbastanza banali nella stesura onestamente, anche perché andava un po' di fretta.

Alex: come sempre. 

Vinnie: Volevo fare più una scrittura alla Kurt Cobain, con uno stile ripetitivo e l'inglese è una scrittura semplice e diretta. L'italiano ha una terminologia più rude e cacofonica.


# 4:

Turel: Nel disco inglese ci sono delle critiche abbastanza forti contro i social network, il pezzo Migraine, ad esempio, canta nel ritornello "I wanna Be Online for Myself" (Clicca qui per i testi). Cosa vorreste oggi voi comunicare alle persone nel 2024? 

Vinnie: Si, il senso del brano "Migraine" come nel nuovo brano "Andromeda", non è un antisocial vero e proprio. Il senso dei social come idea, sono una cosa fantastica, sono utilissimi, è possibile ritrovare persone come, magari, fratelli scomparsi, o puoi mettere su una band come abbiamo fatto noi con un messaggio su messenger. Puoi fare tantissime cose, il problema per noi musicisti è che sei perennemente in forma di sponsorizzazione, quindi conta più il numero che la qualità e la sostanza e come diciamo nel brano "Andromeda": io posso fare a meno di te, però mi sento strano a mettere una foto dove magari sto mangiando, cioè chi sen frega della foto, se non ci fosse il social, tu non faresti mai una foto a un piatto, per farlo vedere agli amici al bar? L'utilità dei social è fantastica, è la dinamica che spaventa insieme a Influencer, YouTube, il consumismo, tutte queste concezioni qui. quando ero adolescente io era tutto diverso, ci si incontrava senza sentirsi, ci si mandava un sms una volta a settimana, ma sembrava una cosa fondamentalmente inutile, a livello social, adesso anche nella stessa casa, ci si manda reels e post, queste dinamiche sono spaventose.  Poi ci sono gli haters dove ne parliamo nel brano "Migraine". Abbiamo avuto il nostro primo Hater quando è uscito il primo disco, un leone da tastiera che forse non avevano nemmeno ascoltato il pezzo, però ha voluto dire la sua. E noi in modo molto pacifico gli abbiamo mandato un bacetto.

Alex: A noi ci ha fatto un piacere.

Vinnie: Se hai un Hater vuol dire che sta funzionando la cosa. E infatti il testo del brano dice: "Kill them all, with your love!"




# 5:

Turel: Il nuovo disco si chiama "un'abitudine". Quale è questa abitudine?

Vinnie: Diciamo che, secondo me, è la contrapposizione tra la noia di fare sempre queste cose cantata nella strofa del brano, è il ritornello dove esplode e dice: "ma io voglio molto di più, voglio di più di questo". Che sia svegliarsi la mattina, andare a lavoro, stare al bar con gli amici quelle due ore, tornare a casa, dormire, tornare a lavoro, quella e l'abitudine. Il fumare, il bere di cui si parla nelle strofe. Fumi troppo, brevi troppo. Poi hai le vertigini e sembra essere diventata una cosa naturale, eccetera, eccetera. Ma poi nel ritornello esplodi, ti incazzi, e dici: "ma io voglio molto di più di questo". Aver fatto questo questo disco è stato il "voglio molto di più di questo."

Ti dico anche che abbiamo mandato in stampa il disco nuovo (oltre ad aver ristampato quello vecchio in poche copie limitate, in cartoncino). E sulla stampa del cd abbiamo scritto: "Migraine, io voglio molto di più di un'abitudine", è quello il titolo vero. Questo disco è proprio il volere molto di più di un abitudine. Con il disco abbiamo voluto sperimentare un po' di suoni psichedelici, quell'Alternative Rock degli anni 2000. Il brano "Era" il singolo che è uscito ora, ricorda vagamente gli Stone Temple Pilots con echi Post Grunge e Alternative Rock, generi che si discostano completamente dal disco precedente.


# 6:

Turel: Come sono i vostri spettacoli dal vivo?

Vinnie: Molto più potenti dell'album. Infatti i pezzi bisogna immaginarseli live quando li si ascolta. Nel senso ci sono canzoni che stando seduto fin macchina o in divano, non gasano più di tanto. Invece durante il "Live" ti viene proprio voglia di saltare.

Alex: Veniamo più apprezzati dal live che dal disco. Live possiamo dire di essere più cattivi, Più aggressivi a livello sonoro. Alla gente piace questa cosa, perché pensano: "ho ascoltato il disco, si vabbè, mi piace, però  Live, minchia!"

Vinnie:Tra l'altro è da un po' che abbiamo cominciato a fare le dirette Instagram durante le registrazioni in sala prove che facciamo, in modo da creare un po' di interazione con i nostri fan.

# 7:

Turel: Io ho notato che nel disco precedente, come anche in questo, ci sono degli intermezzi strumentali interessanti. Ma voi avete mai pensato di parlare tramite lo strumentale e cioè di fare un disco strumentale o una colonna sonora?

Vinnie: A me piacerebbe però è molto complicato, è una cosa molto complessa. Bisognerebbe avere le strumentazioni adatte e la gente con le idee, magari un bravo regista o videomaker con un bel video. Io personalmente mi farei ispirare tantissimo.

Alex: Ci potremmo provare insomma.

Vinnie: Tra l'altro il pezzo strumentale "The Heat of Summer" ha la stessa base di Dieci Gocce. Questo perché il pezzo nasce come pezzo strumentale.

Il pezzo nasce da un riff di Alex con il basso, solo strumentale, dove io e Jordan abbiamo aggiunto del nostro. Il riff mi piaceva così tanto che ci ho voluto scrivere un testo. Alex ha scritto una base per il testo, io l'ho un po' modificato. Anche perché diciamo che abbiamo vissuto le stesse cose in periodi differenti però abbiamo vissuto la stessa situazione che è scritta in Dieci Gocce. Perché purtroppo abbiamo avuto periodi un po' di ansia, di depressione Comunque, sono periodi creativi e ne ho tratto ispirazione.

Nella Tracklist del disco, a metà, con il quinto brano c'è "The Heat of Summer", perchè questa situazione ci è successa in estate, a giugno, quando ho scritto il testo. E ci siamo entrambi rivisti in questa cosa. E quindi il peso dell'estate proprio. Perché l'estate mette un po' di ansia, soprattutto nelle nostre zone in Sud Italia dove fa molto caldo, ti mette un po di quella ansia.

Turel: Ah, ma quindi le Dieci Gocce sono di sudore!

Vinnie: Esatto!

Alex: La cosa interessante è stata come è nato il brano. Perché suonando "Marlboro", un'altra traccia nuova del disco. Si discuteva dicendo: "ma ragà, perché non troviamo magari un intro per Marlboro, no?" Nella mia ignoranza musicale uso molto effetti. come Whammy, Fuzz, Overdrive. E quindi mi sono venute fuori queste note. Vinnie, quando le ha sentite, ha detto: No, questo non è una intro, questo deve diventare un pezzo." Ovviamente poi lo abbiamo collegato a Winter Sadness. Abbiamo cercato di collegare "Winter Sadness" con "The Heath of Summer". E quindi poi è diventato un brano a sè.

Vinnie: In "The Heath of Summer" c'è un incrementare di rabbia e la chitarra si va completamente a distruggere. Un bit crash, praticamente. Mi sarebbe piaciuto mettere un botto alla fine, ma abbiamo evitato....



# 8:

Turel: Voi avete fatto un pezzo che si chiama "10 gocce", un altro pezzo che si chiama "Marlboro", "Fentanyl", "Last Shot". Vorrei chiedervi: visto che avete avuto un po' di esperienze, che rapporto avete con le droghe pesanti e leggere?

Alex: Attualmente il mio rapporto è zero proprio perché in passato ho preso le 10 gocce, no? Quindi ho deciso di mettere una pausa perché comunque ho pensato di essere più cosciente in quello che faccio. In passato, alcune droghe, mi portavano a deprimermi, che è il l'effetto contrario del motivo per cui si assumono.


Vinnie: Diciamo che nessuno di noi tre, al momento ne fa uso, si, le esperienze le abbiamo fatte tutte in passato però nessuno di noi tre si droga a livelli esagerati, diciamo, io non dico di avere un problema, però c'è l'alcol che un po' la mia mia uscita dalla quotidianità, 2 o 3 birre la sera,

ma niente di che eh. Oppure, prima di un live, il Brancamenta, sia per il live che per la voce. Comunque nessuno di noi tre ha problemi di dipendenza, forse con le sigarette, io ed Alex di sicuro le sigarette. 

Alex: Jordan è il principino, non beve, non fuma.

# 9:

Turel: A me piace il fatto che voi iniziate con il primo pezzo del primo album che è "last shot" e il secondo album ha la copertina in un locale di in un bar, la cosa si è evoluta un pochettino diciamo.

Vinnie: Tra l'altro il disco comincia con il brano "Aria numero 8" che è una grande citazione ai Simpson e a Barney Gamble, dove è nella puntata Il quartetto vocale di Homer (Homer's Barbershop Quartet, Stagione 5, Episodio 1) in cui fa parte de I re acuti, Barney vuole portare la musica a nuovi orizzonti, è proprio quello riferimento. Però invece del rutto di Barney...

Turel: Ci siete voi!

Vinnie: C'è il macello.

Turel: Mi spieghi un po' il testo di quell'intro?

Vinnie: Lo ha scritto Alex, te lo dice Alex.

Alex: No Vinnie, dillo tu, io mi emoziono.

Vinnie: Ma no!

Alex: Il significato è un po' generico, si riferisce a quelle persone che entrano nella tua vita, danno fastidio, rompono e poi spariscono. " Dipingi tele e guai, frantumi e te ne vai, non mi fido di te", hai rotto i coglioni, quindi vai via. Lì ci ho dato una mano anche Bento ,dove abbiamo registrato, che più che è riferito la voce di Vinnie dove c'è quell'urlo disperato, dall'inizio alla fine, vai via dalla mia vita, poi subentra anche la liberazione, quindi lo sfogo. Perché io poi pensavo anche di andare oltre. Invece Vinnie ha detto: "No no, funziona così, fermiamoci qui"

Vinnie: Devi immaginarla come intro del live, noi in live iniziamo proprio così: Sfascio totale. Cioè noi iniziamo il disco come dovrebbe finire un brano, e iniziamo il live come dovrebbe finire il live.

# 10:

Turel: Questo album lo avete fatto non più basandovi sulle influenze dei soli Queens of the Stone Age, penso che nel corso del tempo avete assorbito molte più influenze, siete degli ascoltatori prima di essere dei bravi musicisti. Cosa avete scoperto nell'ultimo paio d'anni che vi ha entusiasmato, che avete anche assorbito nella vostra musica?

Alex: Noi tre abbiamo degli ascolti, totalmente, diversi, uno dall'altro, no? Vinnie ascolta determinati gruppi, determinati generi, Jordan lo stesso. Io poi, personalmente, cambio l'ascolto della musica anche in base allo stato d'animo. Cioè io posso passare da un pezzo dei Frank Carter a un pezzo dei Radiohead in due minuti.

Vinnie: Idem, però, diciamo, con il fatto dei social e di Spotify, diciamo che io ascolto molte playlist, riesco a scoprire bei gruppi, veramente bei gruppi. Poi ci sono due brani che a me sono piaciuti tantissimo, perché sono il Scarlet House e il brano è Ghosts. Poi ci sono i TV Dog, che a me fanno impazzire, e il brano si chiama Rodeo.

Alex: Ho scoperto, questa band, che esiste già da un bel po' di anni, capitana da Jack White, The Dead Weather. E mi piace l'idea della formazione, cioè ogni singolo componente ha di suo uno o più progetti in parallelo. Con la fusione dei generi, delle esperienze, tirano fuori dei suoni acidi, dei ritmi particolari, io li adoro.


# 11:

Turel: Vorrei sapere ragazzi almeno uno o due canzoni che ad un certo punto della vostra vita nel passato avete ascoltato e vi hanno cambiato radicalmente. Cioè voi stavate facendo un percorso seguendo l'abitudine poi sto pezzo arriva e voi sbarellate con il cervelletto.

Alex: Guarda ti dico subito: per me sono due pezzi. Quello più importante è Impressioni di Settembre scritto dalla PFM perché da piccolo mio papà ascoltava i Vinili e quando ascolto emozioni di settembre mi emoziona talmente tanto che oltre a ricordare mi fa stare bene. Quando i Marlene Kuntz hanno fatto la loro versione sono rimasto contentissimo perché l'hanno fatta fra l'altro, molto bene. Mi viene la pelle d'oca a ricordare la versione dei Marlene Kuntz.

Il secondo è Mexicola dei Queens of the Stone Age. Li è entrato il disordine nel cervello. I primi Kyuss, Fu Manchu, Queens of the Stone Age, tutto la Desert Rock Session.

Vinnie: Io più che parlare di brani, dischi. Perché se parliamo di dischi dell'epoca erano come un brano unico. Per c'era "Electric Ladyland" di Jimi Hendrix. Quando ero bambino è stato il disco che mi ha fatto cominciare a suonare perché io e mio fratello, in casa, collegati all' impianto Karaoke di mio padre. Invece di collegare i microfoni, collegavamo chitarra e basso e suonavamo i pezzi di Hendrix. E poi quello che mi ha cambiato per sempre durante l'adolescenza, che mi ha fatto avere una visione completamente diversa della musica è stato OK Computer dei Radiohead. Va a ascoltato tutto d'un fiato, non si può parlare di un brano singolo. La prima volta che ho sentito Ok Computer ho pensato: Ma questi da dove cazzo escono? Sono alieni!

# 12:

Turel: L'ultima domanda ragazzi, perché dovrei ascoltare il vostro album?

Alex: Perché siamo belli

Turel: Ahahah

Vinnie: Perché è fantastico, è stupendo, abbiamo speso un sacco di soldi, è una possibilità ce la dovete dare, ecco perché. E bisogna supportare le band, quelle povere che fanno tutto da loro e che si fanno il culo, e volte fanno i live, non vengono neanche pagati, e fanno il culo tra casa, famiglia, il lavoro... Supportate le band piccole e sopportate il lavoro delle persone che lo fanno sol per la gloria, non lo fanno per i soldi, le spese sono tante, quindi sopportare la band vuol dire anche supportare il prossimo disco, ecco, sopportare la band, comprando il disco vuol dire: "dai facciamo un altro!", perché ci abbiamo quel fondo cassa con cui possiamo pagare le stampe, lo studio, l'ufficio stampa, ecce, ecce.

Turel: Io volevo dire l'ultima cosa, perché dovete ascoltare il disco nuovo dei migraine? Perché il disco racconta, ancora una volta, e questa volta nel loro linguaggio madre, quindi con la chiarezza necessaria per poterlo dire, un periodo storico che è la conseguenza di quello che è successo con la pandemia, cioè il ritorno a una normalità che non piace a nessuno, che sta diventando una staticità da evasione in qualche maniera. Il disco dei Migraine, a mio avviso, è il racconto, non dell'evasione, ma del perché si sta per evadere. E il terzo disco, forse, finalmente sarà quello che succederà dopo quando qualche cosa scoppierà, cioè dovete ascoltare il disco per sapere come va a finire la terza parte.

Vinnie: Ce la scrivi questa recensione che ci piace tantissimo e la utilizziamo?

Turel: Ok, ragazzi, grazie ancora, vi auguro una bellissima serata, e a risentirci, spero presto.


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I Migraine hanno realizzato un album che parla in maniera chiara e diretta alla vita adulta e come poter sopravvivere. Questo nuovo album, insieme con il precedente, continua un discorso di sopravvivenza scegliendo di reagire invece di soccombere, senza dimenticare che non si può cambiare il passato ma non per questo smettere di andare avanti, più consapevole e forti di prima.






L'Angolo del Turello è scritto da Andrea Turel Caccese

Questo episodio è stato realizzato Per Nucleus Accumbens Radio, a De Nieuve Vorst in Tilburg, Olanda.

Traduzione inglese: Andrea Turel Caccese e Chat GPT

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