Bandersnatch è la conferma che il Binge Watching è il male



Se sai cos'è questa immagine significa che anche quest'anno hai fatto del Binge Watching e ancora non lo sai


Il gusto nel fare qualcosa di sbagliato e di perpetuarlo è insito nella natura umana. Ci sono vari esempi che lo dimostrano, basti pensare alle dipendenze: I fumatori, i ludopatici, i porno dipendenti, i binge watchers. Tempo fa mi ritrovai a commentare negativamente alcuni ragazzi recensori che avevano deciso di guardare in binge watching un’intera stagione di Black Mirror, cercando di fargli capire che la serie parla dell’uso snodato della tecnologia e di come visto un episodio, bisognerebbe semplicemente fermarsi e pensare, senza continuare ulteriormente, se non dopo qualche ora o direttamente il giorno seguente. Un bicchiere del vino al giorno è salutare, tracannarsi un’intera botte ti da un’euforia temporanea e la nausea il giorno seguente. Guardare 6 episodi di fila di Black Mirror significa non aver capito nulla della serie.

è sempre bello ricordare il caso Helmut Werstler’s Cruelty Zoo pubblicato su PC-Zone Magazine nel 1998 che portò alla sospensione di Brooker come recensore e al ritiro del giornale dagli scaffali per via di una vignetta ideata dal papà di Black Mirror come satira di Tomb Raider che coinvolgeva bambini che uccidevano animali allo zoo


Charlie Brooker, creatore di Black Mirror ed ex recensore di videogiochi, si è reso conto anche lui di come la sua creatura finisse in pasto alle bocche affamate e ingorde degli utenti Netflix e ha deciso di trovare il modo perfetto per trasformare lo spettatore in un protagonista, ideando il primo film interattivo su Netflix (un solo episodio quest’anno che ha al suo interno circa 5 ore di girato, recap inclusi). Niente che non sia già visto per i videogiocatori abitudinari e della vecchia scuola. Basti pensare ai Gamebook pubblicati su carta a partire dagli anni ’60, alle avventure testuali e grafiche con scelte multiple (da ADVENT, a Monkey Island ai più recenti The Walking Dead della ormai defunta TellTale Games che ha fatto delle scelte interattive il suo marchio di fabbrica) o addirittura a Sensualità a Corte di Marcello Cesena (Gialappa’s Band - Mai Dire). 


La differenza però sta nel fatto che non si ricomincia mai da capo, tutto è continuativo, tutto è intrattenimento. Di fatti lo spettatore sporadico, a differenza del videogiocatore, non ha la stessa pazienza di ricominciare da capo per provare più soluzioni, ogni minuto dello spettatore è prezioso, non sia mai si annoia e prende in mano il telefono. Bandesrnatch quindi diventa qualcosa che scava sempre più in profondità nella psiche del suo protagonista (che non è l’attore di cui stiamo guardando la vita). Il film interattivo, che finisce per durare quanto un normale film non fa altro che tenerci tutti incollati alla televisione nel modo migliore, lasciandoci alla fine con tanti pensieri per la testa e la voglia di farlo vedere a qualcuno, ma almeno per quest’anno non dobbiamo stare lì a dire che Black Mirror è cambiato e non è più quello di una volta come la critica spicciola ha fatto con le ultime due stagioni della serie Netflix.



Qui ci troviamo di fronte al reiventarsi di un genere (ripeto non c'è nulla di nuovo, se non il pubblico amplio, cosa che in questo genere di cose non c'era mai stato), e questo potrebbe essere l'inizio di qualcosa di interessante nel mondo dell'intrattenimento dato soprattutto che la sua fruizione è antipirateria pura. Bandersnatch non lo puoi vedere sui siti pirata e questo potrebbe riuscire a finanziare nuovee folli idee sulla piattaforma. Riesco ad immaginare una serie di Dragon's Lair su Netflix, ora sarebbe assolutamente possibile una cosa del genere.

"It's like TV, but online"

Qualsiasi ulteriore parola su Bandesrnatch è semplicemente un’inutile recensione. Meno si parla di cosa sia è più sarà coinvolgente. Vi consiglio di vederlo in compagnia, soprattutto in questi giorni di festa. Sarà l’alternativa migliore alla briscola coi parenti.

The art of stealing Art - Interview to Illustrator Pachu Torres (Playboy Magazine)

(This interview is also available in 🇮🇹 italian on Lo Spazio Bianco)


In this new interview I’ve contacted Pachu M. Torres, Spanish Illustrator specialized in erotic and psychedelic art , collaborator for Playboy Magazine, Showtime and Critics’ Choice Awards. We discuss about copyright, stolen images from social, his 16 times bans, Youtube Article 13 and more…