(Questo articolo è disponibile inoltre nel Blog Redazionale de Lo Spazio Bianco)
Come ogni anno la produzione dei fumetti italiani raggiunge livelli sempre più interessanti da più punti di vista. C’è il punto di vista delle tematiche, quello che sta succedendo ora intorno a noi, nel nostro paese e nel mondo, filtrata attraverso gli occhi dei fumettisti. C’è il punto di vista della narrazione, che si diverte a reinventare soluzioni di sceneggiatura sempre meno lineari e sperimentali e che finisce con realizzare delle storie apparentemente destabilizzanti che altro non sono che i nuovi canoni narrativi (cosa che si arriva a capire sempre a distanza di qualche anno, ahimé). C’è il punto di vista della realizzazione e distribuzione: L’originalità degli artisti nella promozione dei loro libri, fa capire quanto importante sia la creatività in Italia e quanto come al solito venga declassata.
Come ogni anno la produzione dei fumetti italiani raggiunge livelli sempre più interessanti da più punti di vista. C’è il punto di vista delle tematiche, quello che sta succedendo ora intorno a noi, nel nostro paese e nel mondo, filtrata attraverso gli occhi dei fumettisti. C’è il punto di vista della narrazione, che si diverte a reinventare soluzioni di sceneggiatura sempre meno lineari e sperimentali e che finisce con realizzare delle storie apparentemente destabilizzanti che altro non sono che i nuovi canoni narrativi (cosa che si arriva a capire sempre a distanza di qualche anno, ahimé). C’è il punto di vista della realizzazione e distribuzione: L’originalità degli artisti nella promozione dei loro libri, fa capire quanto importante sia la creatività in Italia e quanto come al solito venga declassata.