tre illustrazioni con un tema in comune, per cinque giorni consecutivi e con un tag per ogni giorno.
#5daysartchallenge
Giorno 1: evoluzione dei disegni nel tempo.
Come è possibile vedere dalle immagini, durante gli anni non è
cambiato un cazzo. Ecco perché mi dedico principalmente a scrivere
sceneggiature per i disegnatori. Uso quando mi va, la tecnica del collage (la
band anni ’80) e del copia incolla. Ne parlerò meglio domani.
Nota: Questo disegno è photoshoppato (e non parlo dei bordi
neri), vediamo se avete occhio.
Giorno 2: il copia/incolla e la forza di volontà con pochi mezzi
Non ho mai voluto diventare un fumettista: non leggo Dylan Dog,
non sono in grado di fare battute semplici, non capisco il mercato italiano e
sinceramente gran parte della satira e della comicità che vedo mi lascia
basito. L’unica cosa che volevo fare (e che voglio tutt’ora fare) è raccontare
storie che portano ad informarsi o a che creino curiosità. Il fumetto è solo
uno dei modi che mi risultava più alla mia portata (e con non poche difficoltà
aggiungerei). Sono entrato nel mirabolante mondo dei uèbcomics per via di una
storia creata con il copia e incolla chiamata A&R, un libro sperimentale
che a distanza di anni, resta una delle cose migliori che ho fatto. Sono quasi
contento che sia passato indifferente da gran parte dei lettori, visto che
tutta la gente a cui è piaciuto mi ha scritto bellissime lettere in privato,
inviato fan art e tante altre cose belle facendomi capire che in qualche modo
la mia storia sia servita a qualcosa. Almeno così ho tipo un average totale
all’ 80-90% di recensioni positive :D
Nell’immagine qui di seguito spiego come le figure della storia venivano
elaborate con la tecnica del copia e incolla. Innanzitutto, date le mie scarse
capacità, ho chiesto a Francesca Ciano di fare un disegno, successivamente,
Alessandro Morese lo ha vettorializzato con Illustrator ed io l’ho mezzo
photoshoppato unendolo ad un vecchio disegno con Paint… e… Tadà! Ecco fatto
l’unico disegno del fumetto. A quello poi si è aggiunto il Pulp, il cui
frontale è stato creato unendo due profili speculari della sagoma (la funzione
“rifletti orizzontalmente”!) e ci ho ricavato il risultato finale. Per ogni
singola vignetta impiegavo dalle 2 alle 4 ore di realizzazione (soprattutto
quando la mia testa diceva di fare le cose in pixelart raddoppiando così le ore
di lavoro). Per la serie: se hai forza di volontà, puoi fare tutto, anche se
non sei in grado.
Infatti sul sito ci sono giochi e video interattivi per
aumentare l’esperienza di interazione. Andateci adesso su
http//www.turelcaccese.com/play perchè non ho i soldi per rinnovare il dominio
e scade fra 8 giorni.
Se sono rimasto nel giro dei fumetti (scrivendo gli articoli su
Nerd Bloc e con Drink Oppio) è perché i fumettisti che ho conosciuto grazie ad
A&R sono (quasi) tutti persone splendide a cui voglio bene.
Ripeto da ieri: I fumettisti che ho conosciuto sono persone
eccezionali, anche se non apprezzo spesso i loro lavori (ho dei gusti inusuali
per i fumetti, mi piace roba che di solito resta nell’underground nonostante
qualitativamente alta). Fare lo sceneggiatore significa principalmente
collaborare con dei disegnatori e ciò vuol dire conoscerli appieno per poter
fare qualcosa inerenti al loro stile senza vincolare la loro creatività (per
quanto possibile). Spesso scrivo sceneggiature adattandole al disegnatore che ho
di fronte e cercando di ricollegare la mia narrazione allo stile del
disegnatore o ancor meglio, lo metto alla prova: spesso prendo un disegnatore e
gli faccio fare qualcosa di completamente avverso al suo stile solo per vedere
come se la cava e per spingerlo al limite.
Da qui nasce l’idea del progetto Disegnatore &
Sceneggiatore, dove una copia malvagia di me, sfrutta all’inverosimile dei
disegnatori schiavizzandoli al suo volere in modo parodistico. Spesso ho dovuto
spiegare alla gente che sono una persona normale e non un mostro. Ma farlo
credere è stato dannatamente divertente.
Nell’immagine: Studio Pazzia per A&R
Vaz e Plunk per Sceneggiatore & Disegnatore ( Si trova al
link http://sceneggiatoredisegnatore.tumblr.com )
Giorno 4 - Il Social marketing e lo Spam
Per chi legge i miei articoli su Nerd Bloc non sarà una novità,
per chi si trova a leggere qui per caso ribadisco: Credere di poter fare
fumetti senza avere qualcuno che ti supporti (pubblicizzandoti e/o
finanziandoti) è praticamente impossibile. In 4 anni che mi interesso ai
fumetti digitali ho visto tanti casi di fumetti che hanno avuto successo e
tanti altri che per il momento sono rimasti nell’ombra.
Nell’immagine: A sinistra, da vignetta in inglese di Big Bad
Theory (fatta con Sasà e Serem) ha avuto tantissime visualizziazioni, ma
ovviamente la Fan Page non ha citato la fonte. In mezzo il best of the Week
della sezione Art con la vignetta su Fallout (i portali al di fuori di Facebook
sono molto più meritocratici, non commettete l’errore di pubblicare solo su FB
ragazzi). A destra invece, una Fan Page ha preso un mio logo e ci ha fatto un
meme che ha avuto più successo della vignetta originale (per la serie, se vuoi
che diventa virale, devi fare le cose brutte). Aggiungo anche che ci sono Fan
Page italiane come Umorismo e All you need is Nerd che invece sono stati gentilissimi
e disponibilissimi e hanno condiviso spesso i nostri contenuti, quando gli
abbiamo contattato in privato. Sappiate che sono stato io stesso a scassare il
cazzo a tutti queste Fan Page ed è una cosa odiosissima da fare. Lo spam è uno
dei motivi per cui fare fumetti su FB negli anni mi è diventato antipatico,
sarà per la mancanza di meritocrazia, sarà perché le visualizzazioni su
facebook si devono pagare, sarà per tante cose. Vi auguro di non dover mai
diventare l’ufficio stampa di voi stessi, soprattutto se non avete internet a
casa come il sottoscritto. Affiancatevi sempre a qualcuno che ne capisce più di
voi o sperate che qualcuno vi noti e parli spontaneamente dei vostri lavori
senza dover uscire matti . Se ciò non accade, pazienza, la vita è così.
Non so cosa riserva il futuro: Tanti progetti, sempre più casini
per realizzarli, sempre meno voglia di raccontare le cose. Non so se continuerò
con i fumetti o cambierò di nuovo direzione, davvero… non ne ho idea. Dipende
dai miei collaboratori. Nell’immagine, tre progetti che ho scritto e che sono
in lavorazione. Il primo è un volume sulla psichedelia e l’analisi della mente
scritto da me e disegnato da Valentina. Ho sempre pensato che nessuno dovrebbe
sapere cosa c’è nella mente altrui. Aver passato una parte della mia vita in
terapia mi ha dato modo di interessarmi alla psiche umana e quindi raccontare
la mia esperienza a riguardo. Il progetto dovrebbe tornare in lavorazione dopo
una pausa di 6 mesi, nel caso c’è una proprio la Fan Page se volete rimanere
aggiornati. La seconda immagine è l’unico riferimento che ho della storia lunga
di Drink Oppio divisa in volumi (la versione finale sarà completamente
diversa). La principessa è il mio amico di vecchia data Jim Morrison
trasformato in un assurdo anti-eroe. Si tratta di una storia Action e Grottesca
molto meno comica e molto più satirica… ma di quella satira che fa George
Romero per capirci, quella col sangue e l’orrore. Al momento Trepicomics non ha
il tempo di disegnarla e preferisce dedicarsi ad altro, quindi bisognerà
attendere parecchio assai tanto, sempre se il progetto non verrà cancellato. La
terza è la Graphic Novel “Absolution & Reflections”, il seguito fatto bene
di A&R. Una cosa molto personale, parte in un modo, evolve di volume in
volume, finisce in modo inaspettato. E’ stata scritta in Irlanda e per il
momento sono state scritte 500 pagine di sceneggiatura divise in 5/6 volumi (La
bozza che vedete è un Character Design fatto da Sasà). Ahimè, non ho ancora
trovato un disegnatore e sono bloccato da un paio d’anni. Non so se andrà mai
in porto.
Questi erano i miei 5 giorni. Spero di non aver speso il mio
tempo inutilmente.
Nomino infine, San Antonio, perché mi viene voglia di nominare i
santi pensando a tutto quello che avrei potuto fare e che non ho fatto nella
mia vita, un po’ per rinuncia nel genere umano e un po’ per le circostanze.