3 anni di Alienazione - Bonus, Curiosità e Note di produzione

Disegni di Sasà

Sono passati 3 anni da quando scherzando con il biondo Alessandro Morese su MSN in quel freddo ottobre 2010 dicemmo: "Perchè non lo facciamo pure noi un Web-Comic alla Cyniade & Happiness?" Sono passati 3 anni o poco più da quel giorno. Fatto sta che da allora sono entrato nel mondo dei fumetti e non so come diavolo uscirne.

Sono stati tanti i momenti in cui volevo smettere, in cui ho gettato la spugna dicendo "tanto sta roba è complicata di suo, non interessa a nessuno... ma a chi frega la narrazione con la tecnica "Nastro di Moebius" alla Lynch?" e robe di questo tipo. Le case editrici italiane poi, non erano affatto interessate... ma si sa... l'importante sono i numeri, la qualità spesso viene dopo... (soprattutto in questi tempi di crisi, quindi non conviene proprio continuare il discorso)... Ma grazie alle tante persone, ai lettori, a chi mi ha dato feedback, ai tanti autori che ho avuto modo di conoscere posso dire che ne è valsa la pena. E quindi grazie anche a loro. Davvero e di cuore.

Doveroso il ringraziamento a chi mi ha aiutato nel finire la storia con i propri disegni... non potevo pagare questi autori e lo hanno fatto gratis perché credevano nel progetto. Sono cose che ti restano per sempre. E quindi grazie.

Ora basta fare gli smielati e cominciamo. Visto che festeggio in contemporanea i primi 1000 fan di Alieantion & Reflections e i tre anni di esistenza del fumetto in contemporanea, eccovi qualche bonus, qualche curiosità e quant'altro solo per voi.

- Esiste il gioco interattivo di A&R che svela un sacco di misteri e che se concludi vinci un pdf dello Sketchbook con un sacco di note di produzione e cose interessanti, nonchè le bozze sia dei disegnatori che del sottoscritto. Per giocare, basta cliccare su PLAY nei pulsanti a destra di questo blog (o anche dal mio sito ufficiale)

- I personaggi che compaiono in tutta la storia (escluse le citazioni) sono:
  • 1) Il moro (nome sconosciuto)
  • 2) Il biondo (nome sconosciuto)
  • 3) Pulp (il cui vero nome è nascosto nella storia ma rivelato con chiarezza nel gioco interattivo di A&R)
  • 4) Il musicista del deserto (nome: Sax - viene nominato ancora nel gioco interattivo)
  • 5) Il ragazzo misterioso col codino (nell'Atto I è il fonico del deserto, nell'atto II è il dottore... chi sarà davvero costui?)
  • 6) Incubo Girl (nome sconosciuto, il biondo ha un infatuazione per lei, lei vuole vedere morto il moro)
  • 7) Chris Orange (compare nel prologo di caricamento, nel prologo dell'episodio 23 e nel finale. Questo personaggio è il protagonista del gioco interattivo e vengono svelati i suoi rapporti con gli alienati. Viene)
  • 8) L'orco Ubaldus (Personaggio che compare anche nel primo romanzo da me scritto, protagonista di un musical sempre scritto da me di cui un giorno vi parlerò e che un giorno o l'altro diventerà spin-off di una serie a fumetti fantasy/demenziale)
  • 9) Red Hair Girl (?)

- La storia del fumetto non disegnato è voluta per due ragioni: la prima è ovviamente per incapacità artistica del sottoscritto, la seconda è perchè si parla di personaggi apatici, senza emozioni e vuoti dentro per via di qualcosa che è successo nel loro passato, qualcosa di terribile (vedi finale e gioco interattivo). Nella seconda parte dell'albo infatti capita che il biondo da bianco, diventa colorato, questo proprio a sottolineare il fatto che si sente di nuovo vivo, così anche il moro nel finale.

- La storia dell'albo va interpretata tramite Nastro di Moebius, proprio come nei film Strade Perdute e Mulholland Drive di David Lynch. Questa è una delle motivazioni per cui le case editrici hanno rifiutato a pelle l'albo (a parte per i disegni).

- Ci sono numerose Easter Egg che svelano frasi nascoste e significati criptici... quando li trovate, fatemi sapere.

- Al termine della storia sarà disponibile una password per una sezione speciale del sito dove ci saranno le spiegazioni e le note di produzione di un sacco di robe... quindi, abbiate pazienza.



Bene... ultima cosa: In realtà l'anniversario del primo episodio sarebbe il 7 gennaio, ma in quei giorni parte il mio nuovo progetto Drink Oppio disponibile su FB e sul sito di Lokee.it (iscrivetevi e scrivete, mi raccomando!) Potete seguire già da adesso cliccando sulla scritta bluastra (grigiastra se siete daltonici) ok, state continuando a leggere e lo so che i link sono una trappola, facciamo così, puntate il mouse su questa scritta, appena compare una manina, cliccate col tasto SINISTRO. Qui un promo che spiega abbastanza. Il promo vede come protagonistra Hitler per 4 secondi. Colgo l'occasione per dirvi che questo venerdì (credo sia il 29) sono, insieme ai disegnatori del progetto a regalare queste cose qui (lo stesso della scritta che bisogna cliccare). Eccovi il video. Davvero, ancora grazie a tutti voi, se faccio fumetti è anche un tantino colpa vostra che mi date corda. Sappiatelo.



Diabolik e le pubblicità scabrose degli anni '70

Mentre il mio amico Michele Gallo continua a regalarmi pile e pile di fumetti degli anni '70, tra la tanta roba che c'era nel mucchio, sono sbucati fuori un paio di Diabolik (che mi ha regalato Kiwi Joshua, lo stesso di Lando) di quei magici anni in cui i pantaloni a zampa erano i pantaloni a vita bassa di oggi.

Di Diabolik si possono dire tante cose, soprattutto che è l'unico fumetto che veramente avrò letto di più in assoluto.

Dalla diabolika mente di due sorelle Angela e Luciana Giussani, si può dire che ormai è uno di quei fumetti italiani che conoscono in po' in tutto il globo terracqueo. La leggenda wikipedica con fonte narra che un giorno Angela Giussani stava alla stazione dei treni e notò che la gente mentre attendeva leggeva i gialli. Cioè immaginatevi questa signora che va a pensare… se era mia nonna in stazione l'unico pensiero che poteva affliggere la sua testa sarebbe stato "Madò… e mo che preparo a pranzo?" invece codesta Angela ti va a inventare il formato cartaceo 12 x 17, il cosiddetto formato "diabolik". Cioè… tanto di cappello.

Diabolik è un tizio vestito di nero che ruba gioielli e che è pure bastardo. O ammazza qualcuno e si ruba i soldi, o li narcotizza, o li azzoppa… e cosa più brutta è il fatto che ci gode insieme a Eva Kant: torturano la gente (sempre alti borghesi ricconi) e si attizzano come conigli e si accoppiano appena hanno terminato un colpo, portandosi via delle vite se necessario. Non è mica un fumettino per ragazzini. Oddio, semmai nel linguaggio. In pratica ogni azione che fanno la dicono in un baloon quasi sempre. Esempio lampante di tutto questo paragrafo è l'immagine successiva dove si vede Diabolik che ha rapito la riccona di turno che è anche accusata di omicidio e per difenderla la narcotizza perché è fissato col narcotizzare la gente così a buffo.



Ma il motivo per cui è nato questo Post è un altro: non sono tanto le storie a colpirmi (che come ripeto, non ho molto da ridire stavolta), ma quello che succede una volta torminata la suddetta storia, ovvero:

Le pubblicità scabrose degli anni '70!

Divertiamoci a trovare le differenze tra i tempi dei nostri genitori e i nostri! Scopriamo le fantasie e i desideri dell'Italia durante la ripresa economica!
Scopriamo perchè la nostra generazione è così pigra!

Ma prima, una vignetta umoristica tratta da uno dei due volumetti.



Ahahah! Che ridere! Il tipo è morto perchè si presuppone siano figli suoi!

Ora ragazzi, non fate caso al fatto che le immagini escono fuori dal blog e leggetevi un po' di sana pubblicità! (cliccate e ingrandite per le fantastiche didascalie)



Partiamo con una bella pubblicità di attrezzi ginnici, gli attrezzi che rendono l'uomo virile, perché negli anni '70 se non eri virile e non avevi i muscoli d'acciaio diventavi tipo lo sgobbato nella vignetta in alto a sinistra della pagina a destra, ovvero Charles Manson.



Sappiamo tutti come è andata a finire… è tutto questo perché Charlie non ha acquistato i suoi attrezzi ginnici. Non fare come Charlie!

Il lettore medio degli anni '70 a quanto ho modo di capire, non è che acchiappava tanto (le cose oggi non è che sono cambiate eh). Dimostrazione di ciò è il secondo reperto pubblicitario: Se non c'avete pazienza per perdere tempo sudando per qualche minuto al giorno, eccovi la soluzione!



8900 lire alla ditta SAME e vi beccate pure il MUSCOLOMETRO INCORPORATO che a me pare tanto una giunzione in plastica per tubature ma io della ditta SAME di Milano mi fido. E sia chiaro, non diventerete un fenomeno da fiera, ma tipo Clark Kent che ha gli occhiali ed è robusto e intellettuale!

Continuiamo le danze con qualcosa che ai giorni d'oggi non si vede più… siete bassi? Beh… leggete un po' qui!



Trasformazione dei grassi superflui in muscoli statici! Cazzo! E' tutto questo grazie al Dr. Mac Astelle, il professor Boris Kniaseff e il Dr. Nancie Liedberg! Porca pupazzola! Tralasciando che Boris Kniaseff sia un ballerino, il simpatico trio ha preso per il culo gran parte dell'europa industrializzata, prova di ciò questi libri scritti da loro che costano l'ira di Dio per la loro irreperibilità. SIGNORI, SIATE PIU' ALTI! FATEVI RISPETTARE!

Ma chi inseriva queste inserzioni sapeva che non tutti poteva cascare a scempiaggini del genere o meglio ancora, sapeva che la gente era pigra ugualmente.. così la soluzione arriva con la possibilità di conquistare il proprio Partner IPNOTIZZANDOLO!



Io quasi quasi sto Coupon lo stacco e vedo se mi arriva sto libro, sono ansioso di leggere nella mente delle ragazze e poter smettere di fumare!

Concludiamo questa carrellata di fantastiche prodezze dell'era commerciale con un corso di Karate che, sembraa una cosa normale… vai in palestra, ti iscrivi, da cintura bianca arrivi a cintura nera nei giusti anni… INVECE NO! Puoi arrivare diretto a cintura nera grazie a NEW-KARATE!



A parte gli errori ortografici, ci sono due passaggi che mi fanno morire: il manuale KUN-FU che costa quanto sto metodo e il fatto che non capisco in cosa consiste il metodo! Ti inviano un giornalino? Ti mandato il maestro Miyagi a casa? Boh…

Insomma ragazzi questo è quanto

Segnalescionz:
A Forte Prenestino a partire da oggi fino a domenica c'è il CRACK - FUMETTI DIROMPENTI. C'è lo Stand di Fumetti disegnati male, ci sono Mattioli e Davide La Rosa e Nicola Piro (il matto che ha fatto Grezzo 2 che recensii su sto blog tempo fa), E' possibile acquistare il volume 11 e il volume 12. Nel volume 11 ci sono anche io. Probabile che sabato ci sono pure io che vado a trovare Mattioli e porto anche i dolci tipici, ma dipende, è capace che non vengo… boh…

Recensioni dal passato - LANDO (1976)

 Preambolo:
In un tripudio di miccette, il governo esplode i suoi brandelli in cielo, compongono la scritta Zio cantante, che sta a significare, lo scorno dei Matusa, mentre i giovani limonano felici esaminando, giornali tipo Lando che ritornano alla luce dopo un'era di arbitrario oscuramento...
(Supergiovane - Elio E Le Storie Tese - 1992)


LANDO (L. 250)
Anno IV N.86: I PORCHEGGIATORI
2 Ottobre 1976
Periodico quattordicinale
Edifumetto S.p.a.
Direttore responsabile: R. Barbieri
Stampa: Intergrafica S.p.A. - Cologno Monzese


Ringrazio Kiwi Joshua che mi ha fatto dono di codesto fumetto.

Leggende. Storie che nel corso del tempo, tramite i passaparola e tramite l'essere citati in un testo di una canzone degli Elii, diventano di fatto leggende. Chi non lo ha mai letto, ne è incuriosito. Chi lo ha letto, prima se ne è dimenticato e poi lo ha rivalutato. E' giunto il momento di raccontare LANDO secondo un punto di vista distorto, il mio.

Nella precedente recensione abbiamo visto come venivano scritti i fumetti negli anni '90, adesso vediamo come lo erano negli anni '70. Per pura coincidenza vediamo sempre un prodotto di tale Renzo Barbieri disegnato e scritto da… da… mm… boh… non c'e scritto 'ncazzo. Vabbè...
Di cosa parla Lando?

Lando è un simpatico nullafacente che di faccia assomiglia ad Adriano Celentano che insieme al suo amico di sempre (conosciuto come il lardoso) bighellonano infantilmente e si ritrovano il più delle volte in avventure che prevedono nudità ed illazioni al sesso. Tutti i protagonisti di queste storie parlano con un linguaggio definibile negli anni '70, linguaggio giovane:
sgrammaticati e noncuranti di ogni loro parola pronunciata in maniera errata,
sempre pronti a formulare rime bambinesche con la speranza di risultare affabili agli occhi delle pulzelle.

Il numero che mi è giunto si chiama i Porcheggiatori.

Vediamo in quali folli avventure i nostri eroi sono incappati:

Mentre Lando è seduto con un gelato ed un binocolo ad attendere che si alzi il vento per vedere alzare gualche minigonna, sopraggiunge il suo amico lardoso che si chiama appunto Il Lardoso.
L'opulento obeso invece che unirsi all'amico, vede il gelato e ne resta sessualmente attratto. Lando gli racconta che lo ha avuto gratuitamente perchè aveva scoperto il gelataio mentre si sbatteva la Manola. Poi parte la scena di come Gelataio e Manola fanno la crema alla vaniglia (che vi risparmio perchè non si vede niente e non fa ridere).


Il Lardoso nel frattempo sembra non frenare la sua eccitazione e per farsi regalare un gelato, va dal gelataio minacciandolo di rivelare a tutti quello che ha saputo. Il gelataio non sta al ricatto e il lardoso si prende na spruzzata bianca in bocca.



Dopo una piccola lite tra i due amici, per via dell'ignoranza del lardoso, i due si ritrovano a sostituire un amico al lavoro come parcheggiatori, capendo di dover fare i porcheggiatori. Mentre Porch.. parcheggiano, incontrano un vecchio amico  che sta pieno di soldi e che ha un difetto di pronuncia, la R moscia, il difetto dei ricchi.



Il figlio di papà invita ad una festa in piscina i due. Nella festa c'è tanta fregna. I due si mettono in costume, Lando comincia a marpioneggiare ed allungare le mani, ma  ci ripensa appena comincia una partita di pallone in piscina, prova del fatto che anche se stai impastando con le mani, il calcio viene sempre prima di tutto (ma che cazz?!?!). Poi Il lardoso finisce senza costume e tutte le donne, convinte che sia una nuova moda, si spogliano. Anche esse, essendo ricche, hanno difetti di pronuncia. Ma è capace che negli anni '70 tutti avevano dei difetti di pronuncia. Questo non lo sapremo mai perchè gli anni '70 sono finiti e non torneranno mai più.

Lando però non riesce a togliersi il costume in quanto non ricorda l'esistenza del pollice opponibile (in una situazione del genere, non è facile ricordarlo). Così prende un sigaro dal proprietario di casa (Il padre del figlio di papà) e si mette fuoco. Il padre si incazza e li sbatte tutti fuori e loro decidono di andare a lago, e poi sbattono con la macchina. Fanno incazzare il lardoso perchè prendono in giro la sua vespa e lui, decide di trainare l'auto e spostarla con la sua vespa (da notare la simpatia e la metrica dell'ultima battuta del lardoso nella pagina a destra).



Appena il Lardoso risolve la situazione delle auto, il figlio di papà fa velatamente capire a Lardo e Lando che sono socialmente inadeguati e che la loro amicizia non può durare in quanto lui ricco e loro invece dei disagiati sociali.

Così mentre l'amico ricco si allontana, il Lardoso per vendicargli gli urla qualcosa facendolo distrarre e facendo sbattere l'auto, causando la morte di 6 ragazze e di due uomini, amico ricco incluso. Il lardo e il Lando se ne vanno soddisfatti.
Fine.

Nella pagina a fianco c'è un messaggio da parte del Bar Lando, dove giovani seguaci scrivevano al giornale in attesa di risposta. Se si legge con attenzione è possibile riuscire a intravedere l'aria che si respirava in quegli anni, tramite un linguaggio assolutamente sorclassato oggi, che penso sia l'esempio perfetto per far capire come si vivevano gli anni '70 in Italia.



Poi c'è della pubblicità, che ci regala fantastiche emozioni.




Curiosità:
Nella terzultima pagina ci sono le date di uscita di altri fumetti penso sempre della Edifumetto S.p.A.. Invece nel caso vogliate sapere le prossime uscite (se non disponete di una macchina del tempo però, credo che in edicola non li troverete, voi provate comunque però)

Gigetto (Mensile)
Venerdì 8 Ottobre
In costa smeralda le trovi tutte con la coscia calda

Candida (Mensile)
Sabato 9 Ottobre
Assasinio nel Bordello

Zora (Mensile)
Martedì 12 Ottobre
Zora la vampira
NB (Mi sa che ci hanno fatto pure un film 20 anni dopo su sto fumetto...)

Tirando le somme:
Il risultato è un fumetto con una storia per bambini, rivolto ad un pubblico adulto, ma sicuramente più attraente per un adolescente minorenne che non per una persona matura. Il punto è che maturo e maggiorenne, come ben sappiamo, non sono sinonimi e più che altro va a finire che chi acquistava questo genere di fumetti, secondo me, era un bambino nel corpo di un adulto, che, grazie ad opere del genere, poteva finalmente abbattere il tabù della sessualità (dovuto alla società, alle traumatiche infanzie dettate dall'ignoranza, dalla mala-informazione e dalla chiesa) grazie ad un ingenua comicità. I personaggi sono stereotipi dei desideri dei lavoratori degli anni '70, degli annoiati giovani uomini frustati dalla monotonia delle loro ripetitive vite, convinti di poter ammirare donne impossibili senza doversi affezionare come accadeva invece con le attrici delle commedie Trash di quegli stessi anni. Tutto finiva con una storia bella perché proibita, non perché realmente interessante.

E la settimana prossima:
Le pubblicità scabrose sui Diabolik degli anni '70!

Recensioni dal passato: Black Jack (1990)



Preambolo: Grazie Michele.

Ora basta con i preamboli e tenetevi forte, miei sprovveduti lettori:

Black Jack 
(Raccolta n.2) - Luglio 1990
Renzo Barbieri Editore
Soggetto e sceneggiatura: Gilberto Fiorani
Disegni: Massimo Pesce
Copertina: Marco Firinu
Supervisione:Francesco Moretti

Non si fanno abbonamenti
Una copia: L. 2000
Arretrati: L. 5000
Funzionalità di una copertina è attrarre la curiosità di colui che la osserva. Prima di leggere nella mia mente ho pensato: Casa degli spettri, ragazzino che si lecca un pollice per controllare il vento, roba del demonio, pupazzi cinesi e un gatto che sicuramente non comparirà all'interno della storia. Ne ho beccate 3 su 5.

Renzo Barbieri a quanto mi dice Gugol è un tizio famoso principalmente per i fumetti erotici, ma cosa più interessante, è il maggior responsabile di LANDO, mitologico giornale citato da Supergiovane nel pezzo degli Elio e Le Storie Tese.

Ora, perché dovrei parlarvi di questo fumetto chiamato Black Jack?
Semplice: Mi sono sempre lamentato che le case editrici oggi pubblicano poca roba interessante, tante cagate e mai che pubblicassero le mie di cagate. Volevo sapere se anche 23 anni fa, il fumetto italiano che finiva per essere pubblicato, era sempre banale, superficiale ed inutile. La risposta a questo quesito non ve la darò io ma le immagini che sto per proporvi tratte dalla prima delle due storie di questa raccolta. Il titolo dell'episodio è:

ENIGMA IN NERO

Il titolo può sembrare fuorviante ma va ben oltre le aspettative.
Chiariamo subito di che parla questa serie. C'è sto tipo che si fa chiamare Black Jack che fa il cartomante ma si ritrova a fare tipo l'indagatore del paranormale ed è alto e magro con i capelli alla Rupert Everett (Vi ricorda qualcuno?). In ogni caso c'è lui che è ossessionato da Marylin Monroe e passa le notti con il suo fantasma e le sue clienti sono pazze di lui… in più riesce a farsi amico anche il corpo di polizia femminile. Che gran casanova… ah..  e poi ci sono scene di sangue, scene oniriche tipo quelle di Freddy Krueger, mutilazioni, zombie vampiri e lupi mannari uno dietro l'altro, satana, indiani e tanta roba. Ma andiamo con ordine e analizziamo solo le cose di cui ho scannerizzato le immagini che sennò qua non ne usciamo più.


La prima cosa che vediamo è questo giovinotto afroamericano che entra in una porta… e chi c'è dietro questa porta?


Ecco. La prima battuta del protagonista è: Salve fratello nero! Già evinciamo da qui che forse forse il nostro Black Jack è un filino razzista… ma così non è (e poi vi faccio capire il perchè)… forse magari negli anni '90 che erano altri tempi era di buon auspicio salutare un afroamericano ricordandogli il colore della pelle. Questo non lo sapremo mai perchè gli anni '90 sono finiti e non torneranno mai più… ma la cosa più interessante in assoluto è il Baloon successivo.

Come parli difficile fratello bianco! Io so solo che ho bisogno di "grano"! Coraggio, scucimi un po' di verdoni!

Da notare le due cose in grassetto. In una, giustamente, l'uomo risponde a tono alla minchiata detta prima dal protagonista (reagirà giustamente nella tavola successiva con un coltello, a mio avviso, facendo benissimo). La cosa più formidabile però è il fatto che il baloon non è il parlato dell'afroamericano, bensì del suo culo. Prova di ciò è il fatto che dica appunto la parola scucimi. Solo un culo coperto da un Jeans potrebbe dire scucimi, non avrebbe senso in altri contesti… magari potrebbe essere uno slang per dire tipo: dammi i tuoi soldi… mmmh… ne dubito, a patto che con i soldi, un culo non voglia pulirsi… da qui l'espressione: "con i tuoi soldi mi pulisco il culo"… è un vero mistero il significato di ciò… anzì direi, un vero enigma… ed ecco che in poche tavole il mistero del titolo ENIGMA IN NERO viene a galla! Geniale. Chi ha dato questo titolo facendo questo ragionamento deve trattarsi di un genio puro. Ma andiamo avanti con la storia.
In pratica, il tizio cerca di derubare Black Jack, non ce la fa e viene sbattuto fuori e poi arriva una vecchia infarcita di soldi che chiede al chiromante di metterla in contatto con il suo defunto cagnaccio di nome Funky.
 

Avete guardato con attenzione le ultime due vignette della tavola a destra?
Bene, adesso rivedetele ripetendo nella vostra mente queste due parole:
Voyeurismo
Zoofilia

Lo state facendo? 

Fatelo.

Voyeurismo, Zoofilia, Voyeurismo, Zoofilia, Voyeurismo, Zoofilia. Voyeurismo, Zoofilia. Voyeurismo, Zoofilia. Voyeurismo, Zoofilia. Voyeurismo, Zooferismo, Voyeurilia.
Bene, ora continuiamo con la storia. Lui truffa la vecchiaccia facendole credere che il suo cane si rencarnerà e intasca la grana. Poi chiama la sua Maman e le dice che va a trovare la sua amica bionda che assomiglia a Marylin Monroe e non torna per cena.


Avete notato bene? La sua Maman, altri non è che la padrona di Tom & Jerry finalmente rivelata in volto. Questo fa cadere ogni accusa di razzismo nei confronti di Black Jack facendomi ricredere sul titolo di questa fantastica avventura. Mh… sua madre è nera… è proprio un enigma… vuoi vedere che non è la sua vera madre? Questa risposta l'avremo poche tavole più avanti quando finalmente Black Jack racconta alla sua amica bionda che assomiglia a Marilyn Monroe la storia di come è diventato orfano.


Alt. Ora, mia cara amica che assomigli a Marilyn: Quando uno ti dice che la sua famiglia e morta in un incidente, non gli chiedi "E poi cosa accadde?" Sono morti, che cazzo ti deve rispondere! Dici almeno: "mi dispiace", fai una pausa, ho capito che stai attizzata però che diamine… è una domanda idiota… ekkekkristo….
Ma forse sono io che me la prendo troppo perché se guardiamo interamente la tavola succede qualcosa di sbalorditivo e che ci fa riflettere ancora sulla genialità del titolo di questa straordinaria opera.


La balia, mio caro Jack Black, è la donna che ti ha cresciuto e che ti permette di andare in giro a giocare a fare il divino Otelma. Nel giro di due battute gli dai della negra e della strega. Vuoi vedere che forse forse un filino razzista lo sei? E vuoi vedere che in realtà l' ENIGMA IN NERO del titolo, ancora una volta cambia forma e contenuto e diventa L'enigma del perchè una donna ha cresciuto un pargolo, trasformandolo in un mantenuto sfaticato denigratore? mmh… aspè…denigrare forse non è la più parola giusta.. vabbè...

Ma andiamo avanti veloci che adesso mi è rimasto solo uno Scan e vado rapido con la storia:
- La tizia tipo Marilyn è un attrice di serie B
- Scompare insieme al regista
- Black Jack va a casa del regista e trova la moglie e l'avvocato di quest'ultimo che pure lo stanno cercando
- Poi trova la sua amica fatta a pezzi insieme ai resti del regista
- Poi vede il fantasma di Marilyn che dice che non si possono toccare (due tavole più in avanti si abbracciano… ma vabbè) e le rivela che la sua amica era lei reincarnata e gli spiega che è stata uccisa dalla moglie e dall'avvocato del regista
- Per fargli uno scherzo Black Jack e il fantasma di Marilyn si travestono da zombie per spaventarli (esatto, un fantasma che si traveste da zombie e che poco prima diceva che poteva essere vista solo dal protagonista)
- La moglie e l'avvocato si cacano in mano e reagiscono così.


- L'albo finisce 1 tavola dopo con Black Jack e il fantasma che sorridono e chiamano la polizia.
- Fine

….

Vi siete ripresi da questa meravigliosa storia? Poi c'è ne sta pure un'altra ma non mi va di parlarne perché è più pallosa e sa troppo di Dylan Dog ma soprattutto, non ho fatto gli Scan. Vi dico in due parole tutto.
Una tizia vede i fantasmi e va dal cartomante, insieme scoprono che il suo ragazzo la drogava col Mexal, che è una droga che non esiste e poi c'è tipo il maestro del ragazzo di questa che è un adoratore di Satana che nell'ultima pagina dice: non finisce qui. La parte più bella è che appena si conoscono (esattamente 3 tavole dopo le presentazioni), lei nemmeno chiede a Black Jack di che segno sei che gli dice che ha visto la madre uccidere il padre mentre era a letto con due mignottoni dopo che erano tornati dalla messa per poi correggersi dicendo: no, alla fine a papà e i mignottoni li ho decapitati tutti io e mamma è morta di crepacuore.
Fine.

Cusiosità:
Black Jack è anche il nome di un manga di Osamu Tezuka del '73.

Tornando a quanto detto all'inizio, non vi risponderò se 23 anni fa i fumetti pubblicati facevano cagare come adesso. Fatto sta che adesso ci sono i blog che parlano di fumetti e nulla fa più cagare, tutto è geniale, anche se si tratta di una serie infinita di idiozie come in questo caso (badate, idiozie scritte bene però, lo sceneggiatore ha degli ottimi tempi narrativi seppur con storie del genere). Concludo, dandovi appuntamento con altri fumetti del genere, sperando che qualcuno me li procuri aggratis.

Segnalations:

- Ho scritto un libro che sto pubblicando una pagina al giorno (C'è pure il bannerino in alto al blog)! E' gratis cazzo, quindi parlatene, condividetelo ogni tanto e diffondete il verbo che il finae vi lascerà tutti turbati!
- E' tornato l'angolo del Turello che parla di fede con dei disegni fatti col mouse! (e con all'interno altre segnalazioni, segnaleption!)

E la settimana prossima, grazie al mio chitarrista Kiwi Joshua che mi ha fornito fumetti a gratis recensirò...
LANDO!

10 curiosità distorte su Ritorno al Futuro

Christopher Loydd che mostra il suo nuovo orologio al cantante degli Smiths durante le riprese del film


1. Il numero 1,21 (o 01:21) compare più volte nel film. Tipo sono i Gigawatt necessari per sparaflesharsi nel tempo, l'ora in cui Einstein Cane viaggia nel tempo, l'ora in cui il padre di Marty per la prima volta ascolta i Van Halen. Secondo una mia ipotesi 1,21 sono i centimetri d'altezza di Micheal J. Fox prma dell'intervento che lo rese più alto (intervento che gli procurò sia la fama che il Parkinson)




2. Molti sono convinti che la chitarra usata da Marty durante il ballo di fine anno (Una Gibson ES-335) sia stata messa in commercio nel 1959. Quello che molti non sanno è che Robert Zemeckis tornò indietro nel tempo mettendola in commercio nel 1954, sapendo che sarebbe stata trovata da Marvin Berry e utilizzata anacronisticamente nel film.

3. Su Wikipedia c'è scritto che George Gipe ha fatto un romanzo del libro che differisce di poco dal film originale se non per il fatto che Marty da del lei a Doc. In inglese non esiste dare del lei. E' una cosa che ci siamo inventato noi, al massimo si può differire tra formale e informale, ma del lei no.

4. In una delle prime sceneggiature, Bob Gale e gli scrittori volevano che la macchina del tempo fosse un boomerang, ma Spielberg declinò questa idea in quanto pensava che i ragazzini, andando al cinema e vedendo il film, sarebbero tornati indietro.

5. La prima bozza della sceneggiatura venne completata nel febbraio 1981. Nell'agosto dello stesso anno, la band musicale Soul Funk pubblica l'album "Concept" che non è un Concept Album, diventando così un paradosso. Coincidenze?

6. Il titolo originale "Back To The Future" al contrario si legge " Erutuf Eht Ot Kcab". Chiaro omaggio ai Beatles.

7. Nel film, a quanto si capisce, l'idea del flusso catalizzatore viene in mente a Doc sulla tazza del cesso. I complottisti che vedono messaggi satanici in tutto (gli stessi di Paul is Dead e di God Loves You) sostengono che in realtà stesse pensando alla figa, infatti la forma del flusso è vagamente quella. Girata al contrario.









8. Si era pensato di fare Ritorno al Futuro 4 nell'antica Roma. Poi non se ne è fatto per fortuna più niente, anche se una biga con dei cavalli con del plutonio nel culo sarebbe stata un'idea a dir poco geniale.

9. Il film ha incassato in America 210.069.762 dindini americani. Al paese mio invece 0 mila lire.

10. Quando Einstein cane fa il viaggio del tempo all'inizio, è possibile vedere uno stuntman travestito da cane. Questo perchè il vero cane stava viaggiando nel tempo e non era disponibile per girare la scena del viaggio del tempo.

Napoli Comicon 2013 - Recensioni: La Bibbia 2, Ravioli Uèstern, Blam, Blorch

Ci sono varie motivazioni per cui le persone vanno ad una fiera come il Comicon di Napoli:
C'è chi ci va per passare una giornata diversa in un posto con della gente, avendo come unico rapporto con i fumetti, la settimana enigmistica;
C'è chi può non essere sé stesso per un giorno, e diventa qualcun'altro con la speranza di non pensare ai suoi problemi;
C'è chi si promuove con la speranza di vendere qualche copia dei suoi lavori e dire "Ho guadagnato dei soldi facendo qualcosa che amo"
E poi ci sono io che ci vado per rompere il cazzo a Davide La Rosa e Pierz che li vedo una volta all'anno.

Questo che segue è un dramma in due atti, come un opera lirica. A Intervallare il tutto, 1 sola vignetta con i miei compagni d'avventura Lous, Trepicomics, Serem, Aoichan che voglio bene perché mi sopportano e mi rivolgono la parola nonostante li tratto da disegnatori schiavi. Avrei voluto fare altre vignette ma la sera di Domenica mi sono ubriacato e non ricordo molto bene se alcune cose sono successe davvero oppure no. A dirla tutta, non sono convinto nemmeno che le conversazioni presenti sottoforma di vignette ci siano state davvero.

E' tanta roba, potete anche leggerla in giorni diversi, non me ne fotte proprio.

Comicon 2013
Dramma in 2 atti

Atto I
1. Recensione La Bibbia 2 (di La Rosa, Pierz)
    I. Caffè Borghezio
    II. In the Flesh
    III. Caffè Borghezio (Reprise)
2. Recensione Intera Saga Ravioli Uèstern (di Pierz)

Intervallo

Atto II
3. Recensione Blam! e Blorch (de "Gli Scarabocchi di Maicol&Mirco")
    I. Allegro
    II. Allegretto
4. End Credits


ATTO I

1. RECENSIONE LA BIBBIA 2


Parte I. Caffè Borghezio
(Preludio alla recensione, scambiando due chiacchiere con Pierz)



Parte II. In the Flesh
(Recensione)

Ritorna nell'anfratto che ti ho fatto e generato dal mio primo è solo sfratto!
E' vero non esisto!
Mi son fatto creare bene, dotato di catene.
Ti hanno preso come scusa per le pene dell'inferno.
Ti hanno preso come autore per le voci dall'interno delle mente.
Mente il mondo quando serve e allo stato attuale delle cose serve… me.

(Musica per Bambini, Dio Contro Diavolo, che mi ha fatto conoscere Pierz già da diverso tempo)

Quando i due autori tempo fa, annunciarono l'uscita della bibbia 2 tramite Facebook il mio primo pensiero è stato: Se le cercano. E vi spiego anche il perché: Entrambi sono due autori atei che hanno l'abilità di evidenziare le incongruenze della religione con una tipologia d'ironia che impone (inconsciamente, entrambi non pretendono di aver ragione e non vogliono imporre nulla) al lettore di farsi delle domande. Il modo in cui riescono a creare un pensiero nella testa delle persone (soprattutto Pierz) è scuotendo il lettore con immagini che la società fino a qualche anno fa definiva blasfeme (come ad esempio la maria sverginata da Gesù). Abilità di Davide invece è parlare di contraddizioni "invertendole" e mostrando la debole struttura su cui si sorreggono. Entrambi però utilizzano l'ironia per parlare di ciò. L'ironia ha la caratteristica di non essere presa sul serio perché quando viene presa sul serio diventa "critica nei confronti di". La Bibbia 2 è questo: Ironia che va presa sul serio anche solo per qualche secondo, dando al lettore la scelta o meno di proseguire sempre più in profondità nella lettura. Prova di questo sono le varie lettere aperte dei due autori che intervallano tra un capitolo (Libro) e l'altro. Davide & Pierz fanno fumetti, i fumetti (9 volte su 10) non sono presi sul serio e quando vengono presi sul serio creano i pareri più disparati. Gente che prende le parti, gente che stronca a prescindere chi nomina figure considerate sacre, gente idiota che li considera i soliti idioti (da non confondersi con i soliti idioti di MTV che loro dicono di fare critica e satira quando in realta è solo merda), gente che dice "E fattela na risata, è un fumetto per ridere!", gente che dice "Come osano?". Non puoi chiamare un libro La Bibbia 2 e passarla liscia. Davide e Pierz non la passeranno liscia stavolta e forse è proprio quello l'obiettivo a cui puntano. Vogliono fare qualcosa che succede nei fumetti una volta ogni quindici anni. Venir presi sul serio con l'ironia. E porco il globo, stavolta ci sono tutti gli ingredienti per farlo. Basta solo che vi dica che la storia comincia con un paesaggio distopico e termina con una grottesca ultima pagina utopica. E la cosa che mi ha fatto più paura è stata la rappresentazione razionalistica del finale. Questa Parodia/Reboot/Sequel (La Bibbia 2 è tipo "La Casa 2" per intenderci) è stata in grado di rassicurare un lettore come me con l'apocalisse e spaventarlo nella concezione di un mondo normale (non vi spoilero niente, ma se trovate in rete la conferenza del Napoli Comicon della giornata di Sabato,lo faranno loro che non si sanno tenere niente per sè e se trovate il video linkatemelo che ci sono pure io che faccio domande). La Bibbia 2 mi ha ricordato un altro grande libro chiamato "Parola di Giobbe" (di Giobbe Covatta) in cui l'autore fa una parodia (nel significato teatrale del termine) alla bibbia, soffermandosi su alcuni punti contraddittori del sacro libro (La Bibbia 1 intendo). Ovviamente lo stile dei due libri (Parola di Giobbe e La Bibbia 2) è completamente diverso, ma se avete apprezzato il libro di Giobbe per la sua sincerità nel farsi alcune domande con ironia, date un'occhiata a questo "Parola di Davide & Pierz".
In conclusione dirò questo: E' un libro che vi farà sorridere, soprattutto se apprezzate gli autori (il mio punto preferito è la fine del libro FOUR per via di una cosa accaduta a Davide nemmeno l'anno scorso e presa in giro fantasticamente da Pierz), non c'è da dimenticare che hanno riciclato alcune loro vecchie battute, non che abbiamo fatto male sia chiaro, ma essendo questa una recensione, non sarebbe giusto nei confronti di chi mi sta leggendo dare solo punti a favore. La Bibbia 2 però rimane un'opera che va presa con le pinze, non perché si parla di religione sia chiaro, ma perché ne ha saputo cogliere l'impatto contemporaneo con cui oggi viene vista. E questo significa avere coraggio, sia nel bene che nel male che nella neutralità.


Parte III. Caffè Borghezio (Reprise)
(Scambiando due chiacchiere con Davide e Pierz alla seconda pausa caffè)



2. RECENSIONE RAVIOLI UESTERN (1 - 2 - 0 - 3)


Mi ricordo ancora quando l'anno scorso incontrai Pierz per la prima volta. Invocò il cristo tre volte, mi insultò, mi fece i complimenti per la maglietta, mi fece una dedica con una bestemmione, mi regalò una spilla, ci salutammo. Tutto questo in 50 secondi. Avevo letto qualcuna delle sue strisce Online. Mi colpì l'impatto e la semplicità immediata nel cogliere nel segno, con battute che variavano tra la banalità dei giochi di parole (sgrammaticati all'inverosimile a mio avviso solo per far implodere la mente dei Nazigramma e per risparmiare tempo di revisione) all'abilità di saper ironizzare di e con internet. Ravioli Uèstern è questo. Semplice presa per il culo della società moderna ormai alienata e noncurante di ciò. Risate ai tempi della crisi. Non feci in tempo ad acquistare il primo volume che già avevo finito di leggerlo, non solo perché divertente, ma perché proprio corto. Due vignette a pagina. Mi sentì divertito e truffato allo stesso tempo. Ma questa sensazione non è nulla in confronto a ciò che ho provato dopo aver letto l'intera saga fin ora pubblicata. Infatti quest'anno, siccome la vita è inaspettata e potrei morire tipo domani o dopodomani, ho deciso di comprare i numeri restanti. Ravioli Uéstern è un fumetto che finge di avere una storia e collassa nel raccontarla. Quindi la storia di Ravioli Uèstern è la storia di un collasso di sceneggiatura. Una sorte di metafumetto direte voi. No dirò io. Anche perché la parola stessa "Metafumetto" non mi piace ed è riduttiva nei confronti delle narrazioni grottesche e oniriche. Per farla breve c'è un tizio col piercing (patetica rappresentazione eroica di LPP, come direbbe fumetto d'autore) che è l'eletto ma poi diventa un cowboy (cauboi secondo la definizione esatta), da cauboi diventa temporaneamente sceriffo che deve fare da guardia ad un raviolo ninja (ningia secondo la questura) senza un piede. Il motivo di questo amputazione dovrebbe essere contenuto nel volume 0, ma ci arrivi solo se interpreti l'intero volume 0 con la teoria del nastro di Moebius e del rasoio di Occam messe insieme. Fatto sta che il tizio col piercing incontra la morte, la quale le da un modulo da riempire. Dopo di chè il tizio/cauboi ritorna con una minchia gigantesca ed un gattino e fa arrabbiare Gesù Cristo che lo spedisce all'inferno. Poi c'è un'evoluzione inaspettata della trama, in quanto ci sono dei Flash avanti e indietro che nemmeno nel film 21 grammi e non sto nemmeno li a spoilerarvi nulla, anche perchè il tutto resta inconcluso, in attesa di un quarto numero che se acquisti non sperare di trovare risposte. Perchè Pierz si diverte a lasciare bachi pazzeschi nella sceneggiatura al solo scopo di far domandare al suo lettore "Sono io che non capisco una mazza o è lui che è un bastardo?". Nessuno di tutte e due (oddio, un po' la seconda può essere). I Ravioli Uèstern sono una provocazione, una farsa del fumetto in sé, credo che la versione cartacea sia schiava stessa della versione Online. Le battute che Pierz preferisce dal blog, le mette all'interno dell'albo e ci costruisce una trama. Non c'è nulla di programmato in quegli albi se non il 10%. Il fatto è che una roba del genere, strutturata a questa maniera insensata funziona. Perchè i fumetti, come ogni forma d'arte, devono creare reazioni e se sono reazioni di divertimento ben venga, Pierz lo sa fare, come sa fare altro, basta farsi leggere la recensione precedente o farsi un giro su Verticalismi o su DeviantArt o chiedetecelo direttamente voi che già in questo Post parlo fin troppo di lui. Eccheccazzo. Per farla breve: Pierz sa raccontare anche solo rubacchiando lo schifo di internet e facendolo brillare di una sua luce e senza farsi pippe mentali. Semmai solo pippe.



Intervallo




Una delle cose più divertenti da fare in una fiera colma di gente e stare in mezzo alla folla in silenzio e ascoltare di sfuggita.
Qui le frasi che mi ricordo di aver sentito:

- Fantastico!
- Uà! Io già m'aggiu rutt TUTT 'e palle
- Noo!
- Mamma che fila da Zerocalcare! (A questo tipo che ho ascoltato di sfuggita vorrei dire: dovevi venirci l'anno scorso che stava in un angolo e non se lo cacava nessuno)
- Che è come quella puntata dei Simpson quando…
- Scusa, hai i minuti gratis sul cellulare? (Se non sbaglio è capitato a Lous che ha risposto con un No, se ero io avrei detto: "Si ed è una figata!" e me ne sarei andato)



ATTO II

3. RECENSIONE GLI SCARABOCCHI DI MAICOL&MIRCO


I. Allegro
(Breve Introduzione alla recensione)

La scena che si presenta è questa. Un tizio barbuto dietro lo stand, io guardo le copertine dei libri rossi.
Chiedo: Chi è l'autore?
Il tizio risponde: Puoi dire a me
Io: Piacere Maicol&Mirco, sono Turel. Dammi i tuoi libri e rispondi a questa domanda:
Stampate le pagine rosse per evitare che si possano fare le fotocopie come nei copioni dei Season Finale dei Telefilm che danno agli attori?
M&M: No. Però lasciamo che ci sia una pausa, infatti c'è una pagina vuota ad ogni scarabocchio.
Io: Eccoti il mio danaro.
Subito dopo aver ricevuto la ricevuta del buon esito del pagamento e aver ricevuto una dedica con una croce tombale con sopra il mio nome, sono stato invaso da questa sensazione:



Sono rimasto con questa sensazione fin quando non ho letto entrambi i libri, ovvero 48 ore dopo.
Dopodiché mi sono ricreduto.

II. Allegretto
(Recensione)

Stiamo parlando di due libri, Blam e Blorch, due raccolte consecutive che differiscono solo per le prefazioni e per le ultime lettere del titolo. Da considerarsi un unico simbiote, un unico ideale di massima constatazione del materialismo. Un grande spaccato di realismo capace di dare una sberla a cinque dita a chiunque, lasciando, oltre che il segno, una sensazione immediata di reazione al lettore, che si ritrova inevitabilmente pervaso dall'ottimismo. Sensazione paradossale se si pensa che in quasi tutti gli scarabocchi di cui è composto il libro, i personaggi muoiono uccidendo qualcuno o suicidandosi. Ho la netta sensazione che se uno di questi libri venisse dato ad un aspirante suicida su un cornicione, dopo averlo letto, il presunto suicida scenderebbe e chiederebbe di venir preso a schiaffi per quanto è stato idiota a pensare a una cosa del genere (Fidatevi, ne so qualcosa). Le differenze tra il libro cartaceo e le pubblicazioni online sono due:
In primis, le splendide prefazioni con cui si aprono i volumi, primo avvertimento di ciò che sta per accadere alla mente del lettore scritte in maniera di tutto rispetto e che valgono da sole, metà del prezzo del libro (In Blorch ci sono 12 pagine di spiegone e speri addirittura che ce ne siano altre, cosa assurda in una prefazione)
Seconda cosa è la raffica di cattiveria che ti investe in ogni volume, che va canalizzata leggendo tutto d'un fiato. Entrambi i libri tenderanno a darti così tanto la nausea della realtà che l'unica cosa da fare sarà controllare di nuovo la già citata realtà al fine di viverla con più accettazione. E questo  è qualcosa di folle. Perché, parliamoci chiaro, che questa sia arte o meno, a me non interessa mica, sono convinto che il pubblico degli scarabocchi, si sia un po' rotto il cazzo della vita, così come l'autore (o autori, vabbè, non l'ho mica capito fino alla fine se sono due o uno). Maicol&Mirco sono/è pura veridicità: in ogni scarabocchio non c'è pretesa, non c'è sforzo del canalizzare quello che si vuole dire. C'è solo una stramaledettissima sincerità che ho ce l'hai o non ce l'hai. E se non ce l'hai è perché non hai ancora toccato il fondo. Questi libri hanno il potere di pestarti in una rissa e lasciarti a terra, dandoti la scelta se alzarti oppure no. Perché questa è la vita: più paradossale di una sceneggiatura dei fratelli Cohen, meno interessante di quanto qualsiasi film o canzone possano farti credere.

4. End Credits

Anche questo Comicon è passato.
Dovrei segnalarvi un autoprodotto che ho sfogliato ma non ho acquistato (perchè, non me ne vogliate, ma dovrei comprare ogni cosa li dentro)
Loro si chiamano "L'antitempo" e hanno pubblicato "La Pompa va in Europa" e Robert (Rispettive Parodie di La Pimpa e Roberto Saviano), dateci un'occhiata.
Vi segnalo anche L'intervista del Turello a ConDre.
Inoltre quest'anno ho conosciuto The Marius che è un tipo molto alla mano e che ha scritto un libro con una casa editrice e mi fa sempre piacere quando qualcuno inizia a pubblicare e per questo lo sponsorizzo.
Oltre a The Marius, ho conosciuto Fran che ha una mia copia di Come far credere a tutti di essere un fumettista (che gli ha passato Lous e che non ho nemmeno firmato)
Invece chi ha acquistato il mio minilibro con tanto di Dedica e Foto Mossa è stato Andrea di Rosa che si è sentito così truffato da farmi un episodio di Sceneggiatore & Disegnatore apposta. Grazie Andrea.
Invece devo chiedere scusa a Zejian Peng che gli dovevo offrire un caffé e non sono riuscito a beccarlo ed ora gliene dovrò offrire due.
Grazie a Trepi, Lous, Aoichan e Serem perché non mi fanno sentire strano.
Grazie al Pierzo e al Lario per la loro santa pazienza e per l'aiuto con il finale di Sceneggiatore & Disegnatore.
Un sentito vaffanculo invece a chi ha paura di conoscermi di persona.

Una volta che avrò terminato l'ultimo episodio di Sceneggiatore & Disegnatore, dovrò sparire dal Web per un po'.
Vi ricordo la lista dei Disegnatori che partecipano all'ultimo episodio aggiornata a oggi:

Vaz - Plunk - Davide La Rosa - Pierz - Emiliano Mattioli - Condre

Vi lascio con "Sceneggiatore & Cavaiolo" (il cavaiolo è tipo un raviolo gigante che fanno al paese mio) disegnato da Pierz sulle dediche dei volumi che ho comprato alla NPE.

Sceneggiatore: delle origini del processo (ft. Onoclota)



Per chi abbia il piacere di pensarlo, questa serie ha una trama ed il finale sarà raccapricciante, se andate su TUMBRL, oltre che alla lista episodi, potrete scrivere anche voi le sceneggiature e insultare in anonimo. Ringrazio Onoclota che si è fatta persuadere, qui il suo blog dove fa disegni migliori di questi

RECENSIONE 1x01 HANNIBAL

L'intero episodio pilota della nuova serie Hannibal della NBC si può sintetizzare in questa immagine

Invidia, Superbia e altri peccati di Fumettisti + Sceneggiatore e Sceneggiatore

Sto Post non è una recensione, è fatto di considerazioni che se non vuoi leggere puoi andare, chi ti trattiene. C'è un'altra puntata di Disegnatore & Sceneggiatore alla fine, ma penso che tutta sta parlata serve a far capire meglio la situazione. Tutta sta roba la scrivo perchè sono una persona orribile che non considero divertenti l'80% dei fumetti online che leggo e MERDA il 90% delle pubblicazioni che vedo (Quelle italiane intendo) e parlo male di tutti per noia. Ma in fondo le persone orribili vanno avanti e speri di esserlo davvero, perchè ti rendi conto che non hai mai fatto davvero un cazzo, se non per te stesso e per stare occupato col cervello e non pensare alla tua triste vita per un po'.

Ieri contatto il biondo.
"Saliamo al paese, che devo vedere se vendono le suore Ninja"
"Ci vediamo alle 5"
"Poi ci prendiamo pure un caffè"
"Ok"


Non ce li avevo i soldi per il caffè e ho sfruttato l'amicizia col biondo per farmelo offrire. Periodo del cazzo, di nuovo in Italia, si stava così bene all'estero a farsi il fondo per autopubblicarsi. Si arriva in edicola, non esiste una fumetteria dalle mie parti. C'era quel piccolo scaffale con le novità. Rat-man, Lo speciale su Michonne di Walking Dead, L'ennesima raccolta di Dylan Dog in confezione extra lusso con, speri invano, storie scritte bene e in un angolo, due copie delle suore ninja. Forse le ultime due, forse le uniche due, spero nella prima. Prendo in mano il volumetto, lo guardo, indico con il dito il nome dell'ideatore. Guardo il biondo e dico:
"C'è la fatta, alla fine lui ce l'ha fatta".
Già. Che poi i fumettisti sono tutti invidiosi e lo ammetto io, che stimo Davide perchè l'ho conosciuto 3 anni fa e mi sembrava un sociopatico alienato, che ti diceva sempre "Grazie mille per il commento!! Ciao!!" e tu davvero lo prendevi per un idiota ma almeno si degnava sempre di darti una risposta e se gli scrivi ancora oggi, trova sempre il tempo di risponderti, uno dei pochi che non ti diceva mai "Che poi il fumettista lo fai per hobby, non ci si campa coi fumetti" e se lo diceva era per farti stare zitto e assecondarti e che lui coi fumetti ci voleva campare davvero alla faccia di chi gli diceva che i suoi non erano fumetti. Che di persona poi è sempre disposto a prendersi un caffè e dire minchiate. Che poi a quanto mi disse anni fa era invidioso pure lui e lo è stato per tanti anni e in fondo lo è rimasto. Ma almeno in senso buono, quel senso che ti spinge a osare e a rischiare il tutto per tutto al Lucca del 2011 autoproducendoti 500 copie spinto dalla superbia. Parliamoci chiaro, c'è chi può permetterselo e chi no. Io manco il caffè mi sono potuto permettere ieri. Però se vuoi essere invidioso devi esserlo in modo da sfruttare l'invidia per fare qualcosa di buono. Che tutti parlano di suore ninja solo perchè così speri che ti linkano la tua recensione e ti aumentano le visite sul blog perchè ora fa comodo parlarne non è invidia, è critica autoprodotta. Sarà sempre per quella mia stima per Davide, ma veramente ho letto delle robe da parte di presunti esperti senza punti di vista obiettivi e a volte senza nemmeno punti di vista, solo a parlarne perchè si sentono in dovere di farlo (Ma questo lo dico perchè odio le Fan page che rubano le foto su internet e ci mettono sopra il loro link o il loro nome estirpando la fonte tipo… naah… senza che faccio nomi che ce ne stanno tante). Ecco una cosa che in una recensione bisognerebbe dire (ricordo, questa non è una recensione): la parte di Giovanardi secondo me è la migliore perchè non fa ridere manco per il cazzo (ma zero proprio) e la adoro perchè è uno dei pochi momenti morti in cui sperimenta discorsi e situazioni che sono in parte estranee a Lario3 (In parte perchè lui è una vita che rende personaggi noti, personaggi suoi e questo è uno di quelli riusciti peggio proprio perchè è terra fertile). Ma almeno è un riempitivo che stacca, che fa capire che li è stato fatto proprio un buco da riempire e una partenza in sordina rende il tutto più interessante. A gente del genere dovrebbero far pubblicare fumetti, a chi rosica e agisce di conseguenza cercando di fare qualcosa di buono. Ma devi soffrire di peccati capitali per arrivare a farcela. Siate invidiosi, siate folli. Le case editrici si interessano dei casi, di chi crea discussioni, di chi prende in giro con possibili conseguenze di pubblico. Di chi porta visite e non di chi, ahimè, ha qualcosa da dire (Magari un altro giorno ve ne parlo pure, anche se non ne vale la pena nemmeno nominare certi fenomeni che gli darei ulteriore visibilità e proprio non se la meritano). Che in fondo poi io stimo solo la gente che spende 5 minuti per le cazzate che dico e che mi risponde quando gli scrivo e auguro brutte cose a chi se la tira perchè oggi pensa di essere arrivato e non si degna di risponderti. Sono Invidioso e sono sincero, e se sei sincero puoi dire quello che vuoi senza farti problemi. Ritornando alla domanda di prima, ponetevela per un secondo: Pubblicate per hobby o perchè ci credete davvero alle cazzate che scrivete? Se la vostra risposta è la seconda cosa, prendete come esempio quel sociopatico alienato di Davide e non parlatene solo ora perchè lo fanno tutti, lui ce l'ha fatta, voi per il momento (e forse per molto ancora) no. Se la vostra risposta è la prima cosa, trovatevi un cazzo di lavoro e lamentatevi di meno. Se non lo trovate, cercate meglio.

E ora un nuovo fumetto disegnato male pieno di metafore


Disegnatore & Sceneggiatore 4 + Doppio Podcast



Ringrazio la gente e gli amici di San Vito dei Normanni (Brindisi) e Brindisi (Brindisi) per la settimana trascorsa li a spacciarmi per fumettista, per compositore per porno-attore. Oltremodo ringrazio RadioFlo che mi ha ospitato due volte:

La prima volta si parlava del Turel fumettista e il buon Vinnie Brown ha portato le canzoni che ho scritto alla radio - Clicca e ascolta!
La seconda volta invece si parlava di Progressive Metal - Clicca e ascolta!

Ringrazio tutti e non faccio nomi che come al solito mi scordo qualcuno. Vabbè dai proviamoci… mmm… Mi ricordo solo Marialba, Carmelo, Gionata, Cioppy, Sebastian e Margherita (Che mi ha fatto un tributo bellissimo), Il Drink'n'Roll di Antonio e Antonella, Dirty Blood, Jeremy e la Famiglia Brown (questi ultimi mi hanno nutrito per una settimana sia di cibo che di affetto)

Ci si vede Lunedì che parte il progetto in Crowfounding su MusicRaiser e per due mesì spammerò come un matto. See ya!

Disegnatore & Sceneggiatore + Turello in Tour!


AHAHAHA! Che simpatica storiella! Ora però basta con le cazzate, c'è una novità!

Il Turel è in Tour… Tour Hell! 

Vi aspetto a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, che si trova in Puglia, che è tipo l'Italia ma non credo sia anche Europa. Per la rassegna "Suoni RIDotti", una serie di Live acustici per sponsorizzare la musica indipendente pugliese. L'evento è promosso dal "ROCKINDAY" e da "Drink'n'Roll"

Nella prima serata suoneranno i Dirty Blood, un gruppo con cui collaboro da anni sia per la realizzazione dei testi sia per le grafiche degli album.


Il primo marzo quindi:
Porto vignette, quell'albo che prevede il futuro, e ci saranno i dischi con le canzoni che ho scritto! Qui c'è la locandina dell'evento (che ha disegnato il buon Carmelo Kartun Garofalo,  presente anche lui alla serata). C'è pure l'evento Facebook, se volete partecipare cliccate su "Mi sa che vengo pure io"




In più Radioflo mi ospiterà come ospite ospitante nella giornata di Domenica. Ci sarà la live chat, voi scrivete, io vi rispondo. Male. Poi se mi seguite su Twitter o sulla Fan page vi dico pure a che ora.

Ma vi chiederete perchè  un Turello del mio calibro se ne va in giro a suonare e sponsorizzare musicisti? E' presto detto:

Il Turello e i Dirty Blood hanno bisogno del vostro aiuto! Ci hanno approvato un progetto per la realizzazione del nuovo album su Musicraiser! Avrete maggiori informazioni con i prossimi aggiornamenti :D

 Ed ora cliccate sulle copertine e verrete collegati a Youtube e Soundcloud, potendo così ascoltare le canzoni di Turellica e Vinnica fabbricazione! Ascoltate le nostre canzoni, così se venite alla serata le cantate anche! Magia!





Nota: La Copertina di Generator è della mia amica Angie Scops mentre la copertina di Under The Cover è una foto che ha scattato Alessandro Morese (che molti di voi conoscono con lo pseudonimo de "il biondo"), e il braccio sotto il telo è il mio. 

Volete scoprire se ho davvero un tatuaggio con scritto Dirty Blood?
Volete vedere il mio magico flauto verde suonare?
Volete una copia del mio minilibro?
Volete una cartolina omaggio?
Volete offrirmi una birra?
Volete che vi offro una birra?
Volete che chiedo a Vins se vi offre una birra?
Volete una birra?

E allora venite al Drink'n'Roll a incontrarci! Vi aspettiamo!

Qui di seguito, il comunicato officiale del RID - ROCKINDAY con tutto il calendario date e le info.

NUOVA RASSEGNA MUSICALE
A SAN VITO DEI NORMANNI (BR)
La nuova "Birrockeria Drink'n'roll" di San Vito dei Normanni presenta, in collaborazione con il RID - Rockinday, il nuovo tabellone di appuntamenti musicali in programma nei mesi di marzo ed aprile.
Venerdì 1 marzo avrà infatti inizio la programmazione "Suoni RIDotti" che vedrà protagonisti, in chiave minimale / acustica, alcune fra le migliori realtà musicali del territorio.
A dare inizio alla rassegna organizzata dal nuovo locale "Birrockeria Drink'n'roll", inaugurato a San Vito dei Normanni ad inizio febbraio, il concerto di Dirty Blood, band nata nel 2006 da un'idea di Vincenzo Bruni, con all'attivo tre album, "Odio e Lacrime" (2009), "Under the cover" (2010) e "Generator" (2012). Il programma di appuntamenti (ingresso gratuito, start ore 22) ospiterà così Lucia Manca, Camden Trio, My Secret Windows, Oh Petrolum, Valentina Gravili e si chiuderà il 19 aprile con il concerto de Le poetemodi.
PROGRAMMA “SUONI RIDotti” - DRINK’ N ROLL - (ogni venerdì):
1 MARZO: DIRTY BLOOD
8 MARZO: LUCIA MANCA
15 MARZO: CAMDEN TRIO
22 MARZO: MY SECRET WINDOWS
5 APRILE: OH PETROLEUM
12 APRILE: VALENTINA GRAVILI
19 APRILE: LEPOETEMODI

L'iniziativa nasce dalla forte voglia degli organizzatori di dare spazio alla musica inedita, accompagnandola con assaggi di prodotti tipici locali e di stagione ed una vasta scelta di birre che fanno da contorno alla scena. Scopo della Birrockeria Drink’n’roll è quello quindi di creare il mix giusto per vivere momenti di cultura musicale e cultura del gusto. "Suoni RIDotti" è realizzata in collaborazione con il Rockinday, importante rassegna musicale nata nel 2007 che si svolge nel mese di agosto a San Vito dei Normanni, con lo scopo di creare uno spazio alternativo di socializzazione e d'intrattenimento, promuovendo gruppi musicali emergenti della scena rock pugliese e nazionale, affiancandoli ad artisti affermati nel panorama rock alternativo italiano. Il RID, nel corso della sua storia, ha già ospitato artisti del calibro di Malfunk, Zen Circus, Bud Spencer Blues Explosion, Diaframma, Fluon e Sick Tamburo.
La rassegna è stata concepita per essere uno spazio libero non solo per chi si esibisce, per chi fa musica inedita,ma anche per chi l’ama e l’ascolta.
Come dice Antonio del DRINK’ N ROLL “…venite portando qualcosa che vi rappresenti e trovate voi all'interno uno spazio per esibire i vostri progetti !”.
Durante i live, band e singoli artisti,potranno liberamente lasciare il proprio materiale audio per candidarsi e partecipare alle selezioni per il ROCKINDAY 2013.
Il ROCKINDAY insieme al DRINK’ N ROLL,invitano tutti,ma proprio tutti,addetti e non del settore, a partecipare alla rassegna per dare un segnale sempre più forte e presente a chi ama la musica inedita alternativa in tutte le sue forme.

La Birrockeria Drink'n'roll è a San Vito dei Normanni, in via Annibale De Leo ,30
Per maggiori informazioni:
e.mail: drinkendrolli@gmail.com rockinday@libero.it
Facebook: Rockinday ; Drinknroll.labirrockeria

Ci ho quasi preso

Il popolo italiano è suddiviso in tre parti. Chi non ha il telecomando e guarda solo la Rai (Popolazione media di anziani signori che ci so rimasti male che a Sanremo Baudo non ha presentato). Chi ha un telecomando e guarda anche la Mediaset (E soprattutto Mediaset Premium perchè ci sono le partite in HD e guai-a-te-se-me-tocchi-la-partita-la-domenica-io-te-sdrumo), Chi si guarda tutto in Streaming e della televisione non se ne sbatte niente ( in questa parte ci sono i ragazzi, futuri emigranti, che non hanno l'età per votare). Indovinate un po' chi ha votato chi. Questa striscia non la volevo pubblicare per un semplice motivo: sarebbe stata la proclamazione del torto. Così non è stato, ma comunque ciò non è rassicurante. Gente, andate all'estero, almeno non penserete alle cazzate che stanno facendo in Italia.

L'Italia appartiene agli italiani, la memoria no. Domani pubblico Disegnatore e Sceneggiatore e non ci penso più a sta storia. Attendiamo il ritorno di Supergiovane. The Dark Mangoni Rises.